Quando si parla di agricoltura estensiva viene quasi automatico sottolineare le differenze con quella intensiva per descriverne le caratteristiche. Lo stesso vale per le tecniche che si applicano e le sfide e i benefici che ne derivano, frutto di un approccio del tutto opposto a quello intensivo. Come ogni sistema agrario, però, anche quello dell’agricoltura estensiva può essere migliorato, innovare i suoi processi, a vantaggio delle produzioni e dell’ambiente.
Le principali tecniche e i benefici
Con l’agricoltura estensiva si coltivano grandi superfici con interventi minimi per limitare lo sfruttamento del suolo. L’obiettivo non è ottenere la massima capacità produttiva, ma produrre cibi più controllati
Per questo una delle tecniche più adottate è la rotazione delle colture. Valida per le colture annuali, la rotazione consiste nell’alternare diverse specie di piante su uno stesso terreno secondo cicli prestabiliti per preservare i nutrienti.
In questo modo si mantiene la fertilità del suolo e si prevengono l’accumulo di parassiti e malattie.
Gestione delle Risorse Idriche e dei fitofarmaci
Se è vero che una minore densità di piante richiede meno acqua, l’agricoltura estensiva già per definizione ne limita l’utilizzo. Ad ogni modo si cerca di gestire le risorse idriche in maniera efficace prediligendo sistemi di irrigazione efficienti, e favorendo la ritenzione idrica del suolo con particolari pratiche agricole.
Inoltre, superfici coltivate con minore densità, si traducono in una minore esigenza di ricorrere a fitofarmaci. Se a questo si aggiunge la preferenza di metodi naturali e biologici all’uso di pesticidi chimici le produzioni si distinguono per l’etica con cui vengono coltivate e la qualità che deriva dall’attenzione ai metodi.
Meno piante, meno fertilizzante e maggiore contenimento delle malattie
Con una minore intensità di input chimici proporzionati alle superfici occupate nell’agricoltura estensiva, e una gestione più sostenibile delle risorse naturali, l’agricoltura estensiva contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra, a tutelare gli habitat naturali, ma soprattutto a produrre cibi più sani con attenzione alla salute dell’ambiente.
Per le imprese agricole questo si traduce in una maggiore richiesta di prodotti percepiti come più naturali e rispettosi dell’ambiente. Oggi, infatti, le persone sono più attente alla provenienza dei prodotti, acquistano con consapevolezza prediligendo alimenti più sani, anche se questo significa spendere di più.
A questi benefici, però, fanno sempre da contrappeso le sfide che l’agricoltura si trova a dover affrontare.
Le sfide dell’agricoltura estensiva
Una delle principali sfide dell’agricoltura estensiva è l’efficienza della produzione. I rendimenti per ettaro possono essere inferiori rispetto all’agricoltura intensiva. Questo richiede strategie innovative per migliorare la produttività restando fedeli a non compromettere la sostenibilità.
Costi e gestione delle risorse naturali
La gestione sostenibile delle risorse naturali è fondamentale, ma complessa. Gli agricoltori devono bilanciare l’uso dell’acqua, del suolo e delle risorse biologiche per mantenere la produttività a lungo termine. E questo richiede conoscenze approfondite, una pianificazione attenta, strumenti adatti.
L’agricoltura estensiva subisce, inoltre, la concorrenza dell’agricoltura intensiva che offre prezzi più bassi imponendo a chi si occupa di agricoltura estensiva, di trovare nicchie di mercato.
Ne sono un esempio gli oliveti superintensivi in Spagna, sistemi di coltivazione che arrivano a circa 1.000-2.000 piante per ettaro. Le olive vengono raccolte con macchine semoventi e impiegate grandi risorse d’acqua per soddisfare il bisogno delle piante. La qualità dell’olio che ne deriverà non sarà equiparabile a livello qualitativo a quello dell’agricoltura estensiva, ma la produzione sarà senz’altro maggiore e in grado di rispondere a una richiesta più ampia, a discapito del sapore e delle proprietà organolettiche.
La dipendenza dalle condizioni climatiche
La variabilità climatica rende necessario l’adozione di pratiche agricole resilienti e adattabili, e forme di tutela che aiutino a fronteggiare eventuali danni dovuti ai cambiamenti climatici, come le campagne assicurative dedicate. Attraverso polizze mirate queste ultime permettono alle imprese di poter recuperare eventuali perdite in caso di eventi estremi come siccità, piogge e gelate.
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