La Calabria è una regione ricca. Continua ad essere preziosa per il comparto agroalimentare grazie alla sua biodiversità, a tutte le varietà genetiche che si coltivano, e agli animali che si allevano con cibo sano. Il rischio che i cambiamenti climatici possano compromettere questo patrimonio è enorme, per questo dovremmo fare il possibile per limitare le conseguenze, partendo dal dare sempre più importanza all’agricoltura sostenibile.
Cosa significa agricoltura sostenibile
L’agricoltura sostenibile interessa il mondo intero e il mondo intero dovrebbe interessarsene applicando alcuni dei suoi principi fondamentali, o almeno provarci. Parliamo del rispetto delle risorse naturali e dell’utilizzo di sostanze non inquinanti che possono alterare l’equilibrio ambientale influendo sul futuro delle nuove generazioni. Vediamo quali sono le principali sfide, le opportunità e le tecniche principali.
Perché l’agricoltura sostenibile è importante
L’agricoltura sostenibile è importante per la salute, per la conservazione delle risorse naturali, la riduzione dell’impatto ambientale e lo sviluppo rurale. Si basa su pratiche agricole che promuovono la salute del suolo, delle piante, degli animali e dell’ambiente circostante e vede l’utilizzo misurato di risorse naturali, come l’acqua ad esempio.
Cosa rallenta la diffusione dell’agricoltura sostenibile in Italia
Pur consapevoli di quali siano gli effetti positivi dell’agricoltura sostenibile, in Italia ci sono diversi fattori che bloccano la completa adozione di alcune tecniche o anche la minima apertura verso pratiche che si avvicinano a questo modo di fare agricoltura. In primis la resistenza al cambiamento di alcune imprese, la difficoltà di applicazione delle normative, i costi elevati e la non adeguata remunerazione economica dei prodotti da agricoltura sostenibile che prevederebbero prezzi al mercato non accessibili a tutti.
Il rischio del cambiamento
Molti agricoltori sono riluttanti nell’adozione di pratiche sostenibili perché cambiare è un rischio. Costi più alti, maggiori spese da affrontare e incertezza sulle vendite. A questo si aggiunge la paura di ridurre la produttività e la redditività delle colture e, soprattutto, la difficoltà di ottenere finanziamenti per l’adozione di tecniche sostenibili.
Costi elevati
L’adozione di tecniche sostenibili può essere costosa, specialmente per i piccoli produttori agricoli che non hanno accesso a finanziamenti a basso costo. Ciò può limitare l’investimento in tecnologie e attrezzature più efficienti.
Problemi di mercato
La distribuzione e la commercializzazione dei prodotti agricoli sostenibili possono essere difficili, perché a decidere è sempre il mercato e la richiesta determina la produzione.
Bassa sensibilizzazione dei consumatori
La sensibilizzazione dei consumatori riguardo ai prodotti agricoli sostenibili è ancora relativamente bassa in Italia. Ciò può rendere difficile per gli agricoltori trovare un mercato per i loro prodotti.
Esempi di pratiche per un’agricoltura sostenibile
Con la nuova PAC la Commissione europea promuove le pratiche sostenibili nell’agricoltura e nella produzione alimentare.
Rotazione delle colture
La rotazione delle colture è una pratica che consiste nell’alternare le colture in un determinato campo o terreno per prevenire l’erosione del suolo e la diminuzione della fertilità. La rotazione delle colture può anche aiutare a ridurre la diffusione di malattie e parassiti delle piante.
Uso di concimi organici
L’uso di concimi organici, come letame e compost, può aiutare a migliorare la fertilità del suolo e ridurre la necessità di fertilizzanti sintetici che richiedono energia per essere prodotti.
Riduzione di pesticidi
Le imprese agricole dovrebbero adottare pratiche agricole sostenibili che aiutino a preservare la biodiversità delle specie animali e vegetali presenti nelle diverse zone e promuovere la sostenibilità a lungo termine dell’agricoltura e dell’ambiente. Ne va del presente e del futuro.
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