Epizoozie cosa significa? Parliamo di una minaccia per gli allevamenti di qualunque regione, Calabria compresa. Ma cosa sono esattamente? Che impatto hanno sugli allevamenti e sull’economia delle nostre aziende? Per comprendere la preoccupazione intorno a questo argomento potremmo indicare come sinonimo di epizoozia, pandemia, con tutto quello che oggi sappiamo comporta. In particolare la rapidità di contagio, la frequenza di decessi e la necessità di ricorrere a misure adeguate per arginare i focolai e limitare i danni.
Epizoozie cosa sono
Epizoozia è un termine spesso utilizzato nel contesto della medicina veterinaria e della sanità animale per descrivere la diffusione di malattie contagiose tra gli animali.
In realtà la definizione di epizoozie rivela che le epizoozie hanno una forza in più rispetto alla pandemia che conosciamo tutti. Oltre a diffondersi tra bestiame della stessa specie le epizoozie possono, infatti, passare a specie animali diverse, uomo compreso.
Queste malattie che riguardano sia parassiti interni, gli endoparassiti, che parassiti esterni, gli ectoparassiti possono avere, quindi, conseguenze devastanti non solo sulla salute degli animali. A farne le spese resta sempre e comunque l’impresa: le malattie parassitarie, sono, infatti, le cause più importanti di perdita di reddito degli allevamenti.
La situazione in Calabria
In Calabria alleviamo principalmente bovini, anche da latte, suini e ovicaprini. Alcune delle epizoozie più rilevanti che possono colpire queste specie includono la brucellosi, la tubercolosi e la leucosi bovina, la malattia di Aujeszky, l’Afta epizootica, la Pleuripolmonite infettiva contagiosa dei bovini, la peste suina, la malattia vescicolare del suino, la peste suina africana e la blue tongue. In ogni caso le epizoozie possono variare nel tempo a seconda delle condizioni ambientali, delle pratiche agricole e delle misure preventive adottate.
Le epizoozie negli allevamenti bovini
Alcune epizoozie che colpiscono gli allevamenti bovini le ritroviamo anche negli allevamenti ovini e caprini e in quelli suini. In particolare la brucellosi, l’afta epizootica e la blue tongue possono verificarsi anche negli allevamenti ovini e caprini, e soltanto l’afta epizootica in quelli suini.
- La brucellosi bovina e ovina è una malattia infettiva causata da batteri del genere Brucella, che colpisce il bestiame e può essere trasmessa agli esseri umani. Dalla brucellosi dipendono aborti nelle bovine e nelle ovicaprine
- La tubercolosi bovina è provocata dal Mycobacterium bovis un batterio che causa problemi respiratori, tosse, perdita di peso e la formazione di tubercoli nei bovini.
- Leucosi bovina enzootica è provocata da un virus che può portare all’insorgere di tumori nel sangue e nei tessuti linfatici del bestiame colpito.
- L’Afta Epizootica, da non confondere con la malattia virale che colpisce le persone è una malattia molto contagiosa che possono contrarre bovini, suini, pecore e capre. Una volta infetti gli animali possono mostrare una serie di sintomi, tra cui febbre, salivazione eccessiva, lesioni dolorose e ulcerazioni delle mucose della bocca, delle zampe e delle mammelle. La malattia, inoltre, può causare zoppia.
- La pleuropolmonite infettiva contagiosa dei bovini come suggerisce il nome è una malattia respiratoria che può arrivare a creare gravi lesioni polmonari.
Le epizoozie negli allevamenti ovini e caprini
Oltre alla brucellosi e all’afta epizootica, sopra descritte, gli allevamenti ovini e caprini possono essere colpiti da scrapie e blue tongue.
- La scrapie è una malattia degenerativa progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale degli animali
- La blue tongue o “lingua blu”, è una malattia virale che colpisce gli animali ruminanti, come pecore, capre e bovini. Causa sintomi come febbre, gonfiore della testa e delle lingue, difficoltà respiratorie e può essere letale. Il nome deriva dal colore blu che può assumere la lingua degli animali infetti.
Le epizoozie negli allevamenti suini
Oltre all’afta epizootica che colpisce anche gli allevamenti bovini e ovini e caprini, gli allevamenti suini possono essere colpiti da:
- La peste suina è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i suini domestici e selvatici. Provoca febbre, letargia, perdita di appetito e spesso la morte dell’animale.
- La malattia vescicolare del suino è un’infezione virale che colpisce i suini e si manifesta con la formazione di vescicole (bolle) sulla bocca, le zampe, causando zoppia e altre parti del corpo.
- La peste suina africana è una malattia virale che non ha alcuna correlazione con la peste suina comune. Provoca febbre, letargia e morte improvvisa.
- La malattia di Aujeszky (Pseudorabbia) è una forma virale che può colpire sia il bestiame bovino che gli ovicaprini con sintomi neurologici, febbre e morte improvvisa negli animali.
Conseguenze e rimedi
Possiamo definire due tipologie di conseguenze provocate dalle epizoozie: conseguenze dirette, ad esempio la morte dell’animale e la diffusione della malattia ad altri animali e conseguenze indirette. Tra queste rientrano i costi per le misure di prevenzione e monitoraggio come la vaccinazione, la quarantena, l’abbattimento (forzoso) degli animali infetti e lo smaltimento delle carcasse.
La lotta contro le epizoozie è perciò una sfida cruciale per le imprese, ovunque, non solo in Calabria. Per proteggere il proprio bestiame e il proprio reddito, è fondamentale fare di tutto per evitarle. Per prima cosa con attività di monitoraggio e prevenzione come la vaccinazione, il controllo dell’igiene dell’acqua, il controllo degli ingressi nelle stalle e le recinzioni che servono a limitare il contatto degli animali allevato con animali selvatici che potrebbero essere portatori di epizoozie. E ancora il controllo dell’efficienza degli impianti di aerazione nelle stalle e della qualità del cibo somministrato.
E poi pensando in anticipo ai costi da affrontare per abbattimento forzoso, mancato reddito e mancata produzione. Costi che nel 2023 sono aumentati anche a causa dei rincari dei trasporti.
Le imprese possono ricorrere a strumenti agevolati che prevedono contributi pubblici fino al 70% dei costi. Ad esempio le polizze assicurative previste dall’intervento SFR.01 Piano Strategico della Pac 2023-2027 (PSP) per gestire tutti i rischi derivanti da epizoozie, abbattimento forzoso e dagli effetti dell’andamento climatico avverso che può ridurre la produzione di latte. Le polizze finanziate dal Fondo di solidarietà nazionale (FSN) per la copertura dei costi di rimozione e smaltimento delle carcasse.
Presto sarà attiva la campagna 2023/2024 per mancato reddito e abbattimento forzoso.