“Buona, protetta e unica” questi sono i tre aggettivi con cui viene definita oggi la Patata della Sila IGP. Buona per le sue proprietà organolettiche, unica per il suo sapore, la sua storia, il luogo straordinario in cui viene coltivata. Protetta, grazie alla squadra di aziende che hanno costituito il Consorzio IGP e che coltivano la Patata della Sila seguendo standard specifici per mantenere la qualità e il valore del marchio, in ogni fase della produzione.
Grazie alla cooperazione tra i produttori e al loro impegno, la produzione di Patate della Sila è riuscita a convertire distese montane in aree di profitto valorizzando il territorio in cui viene coltivata: la nostra magnifica Sila.
Patata della Sila, caratteristiche e origine
La Patata della Sila è prodotta nell’altopiano della Sila a circa 1300 metri sopra il livello del mare, in uno scenario montano da cartolina: l’altopiano silano. Viene irrigata con acqua pura di sorgente, raccolta in bacini di laghi artificiali creati tra il 1920 e 1950. Sicuramente questo è il suo principale punto di forza insieme al clima e al terreno.
Clima, terreno e conservazione
La patata della Sila puó avere forme diverse, tonda, tonda-ovale o lunga ovale e assumere colorazioni della polpa che variano dal giallo al rosso, a seconda delle varietà. In ogni caso rimane adatta a tutti gli usi. Una delle sue principali caratteristiche è quella della conservazione per periodi lunghi. Le Patate della Sila, infatti sono ad alta dormienza. La durata della dormienza dipende principalmente dal clima, dalla temperatura, dall’umidità, dalla luce. E in Sila il clima è ideale per il naturale sviluppo di un buon seme: terreno sabbioso e permeabile, ricco di potassio, irrigazione di sorgente, un microclima con forti escursioni termiche e distese soleggiate in gran parte della giornata.
In Sila la patata cresce in un luogo puro, inalterato, di terra e montagna, dove non ci sono impianti industriali, alcuna emissione nociva.
Nata nel secondo dopoguerra grazie alla famiglia trentina Carli che ha tramandato la coltivazione di generazione in generazione il prodotto è oggi garantito, grazie al lavoro del Consorzio della Patata della Sila.
Semina e raccolta
Il periodo di semina delle patate dipende dal clima e perciò è diverso da regione a regione. Il periodo ottimale è comunque la primavera.
Prima della semina le patate vanno preparate. Si tagliano di modo da preservare la gemma e si lasciano disidratare un paio di giorni. Interrare le patate asciutte evita l’eventuale formazione di muffa che l’umidità potrebbe causare.
A giugno inizia la fase di vegetazione. Nel cuore del Parco Nazionale della Sila le patate crescono rigogliose favorite dalle alte temperature diurne.
Tuttavia, le patate non sono immuni al maltempo, soprattutto da pioggia, e grandine.
La grandine può causare un danno fisico sia all’apparato fogliare che addirittura ai tuberi, provocando il blocco dell’accreditamento degli stessi fino a farli marcire. La pioggia provoca, invece, l’asfissia dell’apparato radicale. In questo caso i tuberi subiscono danni indiretti, il ciclo produttivo si interrompe, le patate rimangono piccole perdendo così la loro qualità.
Produttori Patata della Sila IGP (PPAS)
Dagli anni ‘80 ad oggi la produzione della Patata ha avuto, così come altri prodotti agricoli, alti e bassi. Dopo gli anni ‘80 gli ettari coltivati sono diminuiti. Nel 1990 ha avuto inizio il dialogo tra produttori del territorio e si è assistito ad una ripresa del prodotto, sia in termini di coltivazione che di riconoscibilità, in base alla provenienza.
Nel 2003 nasce il Consorzio Produttori Patate Associati (PPAS)con lo scopo di promuovere e valorizzare la pataticoltura dell’altopiano Silano. Ancora oggi il Consorzio è la più importante realtà aggregativa del settore pataticolo della Regione Calabria ed è l’unica riconosciuta come Organizzazione di Produttori di patate.
Contestualmente alla nascita del Consorzio parte il progetto per l’IGP.
Nel 2010 la patata della Sila acquisisce il marchio di indicazione geografica protetta e inizia a penetrare il mercato facendosi spazio nella grande distribuzione.
Il Consorzio conta oggi 41 associati tra aziende agricole e società cooperative con oltre 100 produttori che coltivano su circa 800 ettari oltre 300.000 quintali di patate all’anno. Il Consorzio PPAS è il punto di riferimento commerciale principale presente sul territorio sia per le patate da industria che per le patate da consumo.
Tutte le imprese che ne fanno parte aderiscono agli standard GlobalG.a.p. che certificano la sicurezza, la qualità e la sostenibilità dei prodotti in base alla loro coltivazione e lavorazione.
La Patata della Sila è l’esempio di come il settore agricolo possa essere volano per rilanciare l’economia calabrese e per la riscoperta di un territorio dalle infinite bellezze nascoste: l’altopiano della Sila. Per questo è importante conoscerne passato e presente, ma soprattutto preservarla da eventuali rischi, come il maltempo, per assicurare il suo futuro in Calabria.