Oltre ad olive, uva e frutta primaverile, ora è tempo di assicurare anche gli ortaggi. Fino al 15 lugliosi potranno proteggere dal maltempo, in particolare dai rischi di grandine, pioggia, vento forte e colpo di sole, cocomeri, meloni, peperoni, pomodori, zucchine e patate della Sila. Ortaggi che il nostro palato sa riconoscere, perché quelli del Sud sì che “hanno sapore”. Ingredienti poveri con cui si creano piatti semplici e genuini che sanno di casa, di buono. E non parliamo soltanto di piatti in cui i peperoni, pomodori, zucchine o patate sono gli ingredienti principali, ma anche quei piatti in cui questi ortaggi vengono aggiunti, ancora una volta, “per dare sapore”.
Alcuni dei piatti più diffusi della cucina tipica meridionale di Calabria, Basilicata, Puglia e Campania non avrebbero lo stesso gusto. Le patate ‘mbacchiuse, le patate e peperoni cruschi, le zucchine alla poverella, la cialedda, i patati e pipareddi, i pipi chini, gli spaghetti alla Nerano, hanno tutto un altro sapore quando le verdure sono quelle giuste: provare per credere!
Oggi come ieri la produzione di questi ortaggi ci caratterizza, per questo dobbiamo preservarla. Fino al 30 giugno chiunque possieda un’azienda agricola impegnata nella produzione di pomodori, peperoni, zucchine, patate della Sila, cocomeri o meloni può proteggere le sue coltivazioni. Dovrebbe.
Nello specifico si possono assicurare:
– i peperoni, da grandine, eccesso di pioggia, colpo di sole, vento forte, caldo e ondata di calore
– i pomodori, da grandine ed eccesso di pioggia
– le zucchine, da grandine, eccesso di pioggia e vento forte
– i meloni, da grandine ed eccesso di pioggia
– le patate della Sila, da grandine e pioggia
Se la grandine può causare un danno fisico ai prodotti e farli marcire, il vento forte può spezzare la pianta, facendo perdere la produzione. La pioggia, invece, oltre a far marcire può provocare l’asfissia dell’apparato radicale.
Nel caso delle patate, i tuberi subiscono danni indiretti, il ciclo produttivo viene interrotto, rimangono piccole, perdendo così la loro qualità.
Per continuare a mangiare sano dovremmo cercare di spingere le nostre produzioni e difenderle, ma contro il maltempo un ombrello non basta.