Negli ultimi anni le gelate tardive hanno spezzato la magia di primavera, portando temperature tipicamente invernali anche nei mesi di marzo, aprile e maggio.
Come tutte le avversità catastrofali, anche il fenomeno delle gelate tardive è un fenomeno imprevedibile dovuto ai cambiamenti climatici in corso. E non è neanche l’unico.
Tutte le avversità che possono colpire le produzioni vegetali.
Senza andare troppo lontano nel tempo, nel 2021 le gelate tardive hanno colpito le produzioni agricole da nord a sud. Solo in Veneto, lo scorso anno i frutteti hanno registrato danni per circa 90 milioni di euro.
Durante i sopralluoghi fatti nelle zone di Luzzi, Bisignano, Tarsia, Altomonte, San Lorenzo del Vallo e Santa Sofia d’Epiro nel mese di aprile dello scorso anno abbiamo constatato che intere piantagioni di actinidia avevano subito danni visibili ai germogli di piante maschio, utili per l’impollinazione. E nello stesso mese le gelate tardive hanno poi causato ingenti danni nei comuni interni del Fondo Valle del Crati, della Piana di Rosarno – Gioia Tauro e del lametino.
Se è vero che non si possano prevedere le gelate tardive è anche altamente probabile che queste si verifichino nella prossima primavera.
Ma quali danni può provocare una gelata tardiva? E soprattutto, quali sono le colture da proteggere in Calabria?
Gelate tardive e piante da frutto calabresi
Albicocche, kiwi, pesche, nettarine, pomacee. Sono queste le piante da frutto calabresi che più di tutte rischiano di subire gli effetti delle gelate. Ma il fenomeno interessa anche gli agrumi e le olive che dopo l’inverno iniziano a germogliare.
Pesche, come e perché la produzione è cambiata.
Quando il gelo colpisce, l’intera fruttificazione può essere compromessa. Sugli alberi dove già ci sono i primi frutticini e dopo la schiusa delle gemme, il ghiaccio può bruciare completamente il fiore o il frutto.
La resistenza ai danni da gelo varia in base alla specie frutticola e in funzione dello sviluppo vegetativo.
Piante gelate cosa fare
Tutti i rimedi per difendere le piante da gelate devono essere previsti per tempo. Esistono strumenti di difesa attiva e passiva per tutelare il frutto prima che la gelata si verifichi e di arginare quindi i danni che possono conseguirne.
Per quanto riguarda la difesa passiva nelle prossime settimane partirà la nuova campagna estiva. Quella del 2021 si è conclusa con un saldo più che positivo per le aziende agricole. Le polizze attivate per la garanzia gelo si sono confermate uno strumento efficace per contrastare i danni da gelate tardive e supportare le aziende agricole.
Su un totale di 1.911.143,17 € risarciti il 51% ha riguardato la garanzia gelo/brina. Per questo invitiamo le imprese agricole ad attivare la polizza.
Per il prossimo anno partirà il Fondo nazionale calamità, un sostegno che nasce proprio dalla necessità di rendere la tutela dalle avversità catastrofali (gelo, siccità e alluvione) ancora più sostenibile per le aziende. Il Fondo infatti sarà alimentato in minima parte dai premi Pac e contribuirà con i finanziamenti europei a dare un aiuto sicuro e concreto alle imprese agricole.
Segno che aumenta la consapevolezza delle aziende agricole dell’importanza di tutelare le produzioni, la quantità, ma soprattutto la qualità, che è quella che più di tutto contraddistingue i prodotti che si coltivano nella nostra regione, vere e proprie specialità.