Martedì 10 maggio nella Sala Verde della Cittadella Regionale insieme ad agronomi, agrotecnici, associazioni di categoria ed aziende agricole calabresi abbiamo discusso l’impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura locale e le opportunità del nuovo fondo AgriCAT. L’evento dal titolo “Avversità atmosferiche in agricoltura: le opportunità del fondo AgriCAT” organizzato in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria ha avuto come focus la necessità di aumentare la platea delle aziende calabresi assicurate contro i danni da avversità atmosferiche. Diversificare e integrare gli strumenti a disposizione, tra cui il nuovo Fondo AgriCAT, nell’ottica di tutelare l’eccellenza delle produzioni.
In collegamento da Roma, Giacomo Giovinazzo, Direttore generale del Settore Agricoltura per la Regione Calabria ci ha tenuto a sottolineare:
“Abbiamo la necessità di informare gli agricoltori perché possano utilizzare tutti i mezzi a loro disposizione per la difesa e l’assicurazione delle produzioni.
La Regione è pronta ad avviare percorsi di innovazione e a lavorare in sinergia perché la Calabria non resti indietro”.
A seguire, Camillo Zaccarini Bonelli, Direttore dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) ha sottolineato la difficoltà di penetrazione del sistema assicurativo, in Calabria, come in tutto il Sud. Un dato che dal 2014 è migliorato, ma che necessità di crescere per rafforzare tutto il comparto agricolo che rischia, a causa delle avversità di subire danni irrimediabili.
“Eventi estremi colpiscono tutte le aziende indistintamente e determinano calo di redditività per non dire il rischio di non stare sul mercato”. – ha affermato il Direttore.
Con il fondo AgriCAT si potranno sostenere tutte le produzioni con una copertura base dalle avversità catastrofali. Inoltre, servirà a riequilibrare il divario di spesa tra imprese agricole del Nord e imprese agricole del Sud.
“Gli eventi catastrofali saranno pagati a tutti gli agricoltori che percepiscono aiuti diretti e che abbiano subìto danni”. – conclude il Direttore di Ismea.
Il nostro Francesco Vecchio, Presidente di Condifesa Calabria ci ha tenuto a ribadire l’importanza del dialogo e del confronto tra compagnie, organizzazioni di produttori e di categoria, istituzioni facendo un appello ai presenti perché si inizino ad organizzare degli incontri territoriali divulgativi. Ha rimarcato, inoltre, l’impegno del Consorzio nelle trattative con le Compagnie assicurative per offrire strumenti e servizi sempre più a portata di aziende così da aumentare il numero di aziende assicurate.
Con il Prof. Giuseppe Formetta si sono analizzati gli aspetti fisici che determinano i cambiamenti climatici, come l’aumento di CO2, e gli effetti gravi che ne derivano come lo scioglimento graduale del ghiacciaio della Marmolada, l’aumento delle temperature, del rischio di incendi o eventi intensi.
L’Assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare della Regione Calabria, Gianluca Gallo si è detto entusiasta ad avviare un percorso condiviso che porti ad un nuovo approccio alla gestione del rischio in Calabria in cui i vari strumenti interagiscono tra loro in maniera complementare.
E come attuatori e promotori degli strumenti nazionali ed europei il Condifesa Calabria dal 2011 lavora in maniera incessante al fianco degli agricoltori per aiutarli a scegliere la polizza più vantaggiosa.
Il Responsabile del Condifesa Calabria, Paolo Sessa ha ripercorso la storia del Consorzio e come i valori assicurati sono aumentati nel tempo.
In merito alla gestione del rischio in Calabria ha affermato:
“Se davvero vogliamo (e dobbiamo!) aumentare il numero di aziende, le superfici, i valori assicurati, dobbiamo concentrare l’attenzione su due produzioni, le principali della nostra regione: gli Agrumi con quasi 30 mila ettari e una PLV di oltre 300 mln di euro e soprattutto le olive da olio con 180 mila ettari e una PLV di 900 mln di euro”.
Sullo stato della gestione del rischio al Sud è intervenuto il Direttore del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, Mauro Serra Bellini il quale ha delineato l’evoluzione dal PSRN 2014-2022 alla PAC 2023-2027, nella quale rientra il nuovo fondo AgriCAT che decorrerà dal primo gennaio.
Presenti all’evento anche Albano Agabiti e Andrea Berti rispettivamente Presidente e Direttore di Asnacodi Italia che hanno sostenuto l’importanza di allargare la platea delle aziende assicurate perché ogni altro strumento sia efficace:
“Prima di difesa passiva in Calabria bisogna parlare di difesa attiva”- ha ricordato Albano Agabiti.
La partecipazione attiva di tutti i rappresentanti del comparto agricolo all’evento, compresi i Presidenti delle Organizzazioni Professionali e della Federazione Regionale Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali della Calabria, ha dimostrato l’impegno a far crescere la consapevolezza tra le imprese agricole di assicurarsi e aiutarle a farlo con ogni mezzo, a partire dal dialogo e dal confronto.