Le chiamano “frutti minori”. Chi le coltiva, però, sa che non esistono frutti minori quando dietro ci sono lavoro, cura e passione.
Parliamo delle pere, un frutto da sempre presente in Calabria, rimasto in ombra rispetto alle produzioni su larga scala, ma che oggi alcune aziende agricole stanno cercando di valorizzare. Nella Piana di Sibari, una delle zone fulcro del settore ortofrutticolo calabrese, due varietà si distinguono per qualità e prospettive di mercato: le pere Cosce storicamente presenti in Calabria e le Eden Gold, una novità di recente introduzione con impianti già attivi.
Le pere Cosce
Piccole, profumate e dolci al punto giusto, le Cosce sono una varietà precoce che si raccoglie già tra giugno e luglio. A distinguerle è la buccia sottile di colore verde-giallastro con sfumature rosse. All’interno la polpa bianca, succosa e leggermente granulosa.
Nella Piana di Sibari trovano il clima ideale: tanto sole, la giusta brezza e terreni fertili che esaltano aroma e sapore.
Le pere Eden Gold
Le Eden Gold rappresentano, invece, l’innovazione nel settore. Croccanti e dal gusto equilibrato, sono una varietà recentemente introdotta in Calabria, con oltre 50 ettari impiantati a livello nazionale, di cui 35 nel Sud Italia. Questo dimostra la loro ottima adattabilità alle diverse condizioni pedoclimatiche e apre nuove opportunità per il mercato locale e, chissà, anche nazionale.
Perché non sono “frutti minori”
Ogni frutto, piccolo o meno conosciuto, può avere un ruolo importante nell’agricoltura di un territorio. Questo vale anche per le pere che possono rappresentare
- il valore culturale e identitario di un territorio
- l’innovazione
- nuove possibilità in mercati locali, circuiti di nicchia o trasformazioni artigianali
Il ruolo delle polizze assicurative
Le pere Cosce e le pere Eden Gold possono essere assicurate dai cambiamenti climatici. Le polizze offrono indennizzi proporzionati al danno rilevato secondo specifici criteri:
- 0% di danno, frutti illesi o con lesioni minime fino a 1 cm² di superficie totale.
- 25-35% di danno, qualche lesione lieve o numerose lesioni minime fino a 2,5 cm².
- 50-65% di danno, lesioni più numerose o deformazioni lievi fino a 4 cm², con lieve cinghiatura.
- 80% di danno, lesioni medie o deformazioni più evidenti, cinghiatura di media estensione.
- 90% di danno, danni gravi, deformazioni marcate, frutti non più destinabili nemmeno alla trasformazione industriale.
In Calabria ogni frutto può offrire opportunità al territorio, a chi produce e a chi consuma, anche le pere, a patto di essere disposti anche a sperimentare e cambiare.
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