La grandine in Calabria è un fenomeno atmosferico che si verifica in ogni stagione. Interessa l’intera penisola in “forme” e dimensioni diverse, causando disagi per la viabilità, danni ad auto e arredi esterni, ma soprattutto all’agricoltura.
Dal punto di vista meteorologico la sua formazione potrebbe risultare affascinante, ma gli effetti sulle nostre coltivazioni, ci riportano alla realtà di un evento che, non dimentichiamolo, rimane pur sempre tra le dieci piaghe d’Egitto.
A ricordarcelo, ogni anno, sono le aziende agricole che assistono a mesi di lavoro distrutti in pochi minuti da piogge di ghiaccio forti e improvvise. Come quelle verificatesi lo scorso anno in Calabria nel mese di giugno 2021, quando la grandine si è abbattuta sugli impianti di albicocche a Fedula di San Lorenzo del Vallo e nel cassanese, nelle frazioni di Sibari e Doria, dove la grandine ha colpito frutteti, vigneti e colture di ortaggi.
Nello stesso periodo in Sardegna, sono bastati solo cinque minuti di grandine per devastare vigneti, uliveti, frutteti e piantagioni di meloni delle zone di Quartu, Maracalagonis e Settimo San Pietro e Orroli.
Ma che cos’è la grandine? Com’è che nasce la pioggia di ghiaccio? Dove si forma?
Che cos’è la grandine e come si forma
La grandine è una precipitazione atmosferica solida formata da piccole palline di ghiaccio dette chicchi di grandine. Si forma nei cumulonembi, quelle nuvole gonfie e scure, un po’ inquietanti, che preannunciano l’arrivo di un imminente temporale.
Cosa avviene all’interno della nuvola? Come fanno le particelle d’acqua a condensarsi in ghiaccio e ricadere sotto forma di grandine?
Se il fenomeno della pioggia consiste nella condensazione del vapore acqueo presente nell’atmosfera e nell’aggregarsi di più goccioline che ricadono per effetto di gravità sulla superficie, quello della grandine è leggermente più complesso.
Influiscono sulla sua formazione la temperatura e le correnti ascensionali all’interno dei cumulonembi. Le basse temperature e le correnti dall’alto verso il basso fanno sì che delle goccioline dette sopraffuse perché mantengono il loro stato liquido sotto lo zero incontrino dei nuclei già condensati. Il movimento, dall’alto verso il basso determina l’ingrandimento progressivo dei chicchi che per tale ragione possono avere dimensioni variabili. Quando le correnti non riescono più a trattenere il peso dei chicchi la grandine precipita.
Sebbene non si possa prevenire, esistono servizi per la previsione della grandine che sfruttano stazioni meteorologiche ma anche da fonti satellitari e modelli meteorologici, come Data Meteo e Radarmeteo.
Grandine, cosa fare
Da sempre si è cercato di trovare rimedi contro “la pioggia di ghiaccio” per evitare i danni sulle coltivazioni. Non mancano testimonianze del folklore che rimandano a pratiche sacrificali e alla presenza di figure preposte all’avvistamento della grandine per avvisare la popolazione:
“Ha dell’incredibile la notizia secondo cui nella città di Cleone sarebbero stati istituiti a spese pubbliche dei calazofilaci, cioè degli avvistatori di grandine. Quando costoro davano il segnale dell’imminenza della grandine, cosa pensi che facesse la gente? Che corresse a rifornirsi di mantelli di lana o di pelle? No, ciascuno secondo i propri mezzi sacrificava un agnello o un galletto: le nubi si dirigevano subito da un’altra parte non appena avevano assaggiato un sorso di sangue”. [Seneca]
Oggi in agricoltura i rimedi più efficaci contro la grandine sono la difesa attiva e quella passiva.
La difesa attiva riguarda quei sistemi che un’impresa può mettere in campo per proteggere fisicamente le coltivazioni, come le reti antigrandine.
La difesa passiva, invece, è rappresentata dalle polizze assicurative con cui un’impresa può coprire i danni economici causati dalla grandine, recuperando le perdite produttive.
Reti antigrandine e frangivento per la difesa attiva dal maltempo
Nel 2021 su un totale di 1.911.143,17 € risarciti il 23% ha riguardato la grandine.
La campagna 2022 è già attiva. È tempo di proteggere le produzioni estive dalla grandine.