È l’ennesima crisi dovuta alla mancanza di acqua. È lo scioglimento del ghiacciaio Flua sul Monte Rosa dove in due secoli abbiamo ridotto gli 80 ettari di ghiaccio a un cumulo di rocce e detriti. È l’estate che non passa neanche a novembre; è l’autunno che arriva quando dovrebbe essere primavera.
Il cambiamento climatico si riferisce a tutti quei cambiamenti a lungo termine che si manifestano nelle temperature e nei modelli meteorologici globali. Con effetti su tutto e per tutti.
Sebbene alcuni di questi cambiamenti siano naturali, come le variazioni del ciclo solare, la maggior parte degli effetti osservati negli ultimi secoli è attribuibile alle attività umane. Ahinoi!
Il Consiglio generale delle Ricerche ha stimato che attualmente la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera è aumentata di oltre il 45% rispetto ai livelli preindustriali, passando da circa 280 parti per milione (ppm) a oltre 410 ppm. Dal raddoppio dell’anidride carbonica nell’atmosfera dipende il riscaldamento globale. [Fonte]
Il riscaldamento globale rappresenta uno dei tanti aspetti del cambiamento climatico e riguarda temperature oltre soglie abituali con conseguente assenza di pioggia. A far aumentare le temperature è la maggiore presenza e accumulo di gas serra.
Oltre al riscaldamento il cambiamento climatico comprende anche alterazioni nei modelli di precipitazioni, eventi meteorologici estremi e altre variazioni nel sistema climatico globale, come le alluvioni.
Chi ne è la causa? Le responsabilità sono imputabili soltanto all’azione umana? C’è una componente naturale da considerare?
La natura fa il suo corso e il mutamento spontaneo che ne deriverebbe da solo non basterebbe a compromettere specie animali e vegetali con la stessa velocità con cui lo stiamo facendo noi alterando il loro habitat, la nostra biodiversità e la sicurezza dei luoghi.
“La temperatura media della superficie terrestre è già aumentata di almeno 1,1 [ . . .] gradi Celsius dai tempi preindustriali, grazie agli input umani di gas serra che intrappolano il calore nell’atmosfera, in particolare anidride carbonica e metano. Questo riscaldamento ha spostato il flusso di energia in tutto il pianeta, alterando i modelli meteorologici, innalzando il livello del mare e trasformando gli estremi passati in nuove normalità. Oltre 1,5 gradi, il rischio di siccità estrema, incendi, inondazioni e carenza di cibo aumenterà drammaticamente”. [Fonte]
Andiamo perciò alle cause.
Cause naturali
Tra le principali cause naturali è bene considerare le eruzioni vulcaniche. C’è chi collega anche l’attività solare ai mutamenti del clima ma vedremo che i dati dicono il contrario.
Le eruzioni vulcaniche
Sembra paradossale ma le eruzioni vulcaniche influiscono sul clima principalmente con un effetto raffreddante. Questo perché immettono nell’atmosfera grandi quantità di particelle e gas che riflettono la luce solare e che provocano il raffreddamento appunto della Terra.
In Italia abbiamo diversi vulcuni attivi alcuni di loro “sorvegliati speciali” anche in questa calda estate 2024.
https://tg24.sky.it/cronaca/2024/07/08/etna-eruzione-stromboli-video
L’attività solare
Le variazioni nell’attività del sole impattano sul riscaldamento globale. Non sono poche le persone convinte di sì.
Invece dal 1990 a oggi l’attività solare ha ripetuto i suoi cicli con regolarità, come riporta questo grafico dell’Agenzia Spaziale Europea. È stato raggiunto un picco alto nel 1957, ma poi in seguito si è abbassato e ha continuato ad essere in discesa dal 1980 ad oggi. [Fonte]
Non solo!
Cause antropiche
Le cause antropiche, quelle legate all’attività umana sono diverse. Tutte rimediabili nella misura in cui decidiamo davvero di voler salvare il nostro Pianeta.
Le emissioni di gas serra
La combustione di carbone, petrolio e gas, rilasciano grandi quantità di gas serra nell’atmosfera. Questi gas intrappolano il calore, contribuendo all’aumento delle temperature globali. Ogni anno, le emissioni globali di CO2 superano i 37 miliardi di tonnellate.
La deforestazione
La deforestazione è responsabile della perdita di circa 10 milioni di ettari di foresta ogni anno, una superficie paragonabile a quella della Corea del Sud. Questa perdita riduce la capacità delle foreste di assorbire la CO2, aggravando il cambiamento climatico.
Uso dei combustibili fossili
L’uso intensivo di combustibili fossili è responsabile di circa il 75% delle emissioni globali di gas serra. La transizione verso fonti di energia rinnovabile è fondamentale per mitigare il cambiamento climatico.
Ridurre, riutilizzare, riciclare
Ridurre, riutilizzare e riciclare sono azioni fondamentali per ridurre il nostro impatto ambientale. Se tutti riciclassimo correttamente, potremmo ridurre le emissioni globali di CO2 di circa 700 milioni di tonnellate all’anno.
Così come usare l’energia in modo consapevole. Spegnere le luci quando non servono davvero, utilizzare elettrodomestici ad alta efficienza energetica, evitare gli sprechi.
Essere consapevoli del cambiamento climatico è importante per ogni persona e in ogni settore. Agricoltura compresa. Basti pensare a cosa succede in Calabria alla nostra agricoltura per capire che i rischi sono evidenti. Ogni gesto, conta. Nel presente e per il futuro.
Pensa al prossimo, scopri le campagne attive!